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Un inverno che entra nella storia: Val Zoldana 8 Febbraio 2009 (Seconda Parte)

Subito dopo pranzo si parte per Coi. Coi è un paesino situato in fondo alla valle sopra l'abitato di Mareson. La quota è relativamente bassa, siamo a 1494 metri. La peculiarità di questo paesino è l'esposizione nel versante sud. Il sole regala delle bellissime giornate, sia d'inverno che d'estate. La quota più elevata, unito al maggiore stau che si ha sul versante, regala a Coi lo scettro di paese più nevoso della Val Zoldana e, nonostante l'esposizione, l'accumulo di neve è maggiore che a fondovalle, siamo a 300/320 cm.
Partiamo subito con un confronto. La prima foto è come si presentava Coi durante la nevicata dell'11 dicembre



Mentre questa è la foto dello stesso cartello dopo 20 minuti di scavo. Ho dovuto costruirmi un piedistallo di neve per arrivare ad altezza cartello per pulirlo.



Questo cancelletto dovrebbe condurre nei verdi prati di Coi, ma ci sono oltre 3 metri di neve



Altro confronto: la prima foto sono degli alberi da frutto nel versante sud fotografati l'11 dicembre



Mentre questi sono gli stessi alberi ora. Purtroppo non ho potuto fotografare dallo stesso punto dell'altra volta in quanto la neve ostruiva qualsiasi visuale



L'entrata di un fienile



Il paesaggio da uno degli innumerevoli balconi che danno sulla valle



L'ingresso fiabesco della casa



Il paese che non c'è più



Prime schiarite ed il Pelmo si mostra fra la nebbia



Accumulo su tetto che va contro ogni legge della fisica



La lingua di un ghiacciaio? No, la neve che scende dai prati di Coi



Altri cunicoli nella neve. Notate la staccionata sotto i piedi! C'è un metro di staccionata più 3 metri di neve! Naturalmente i muri sono più alti perchè spalati, ma 4 metri sono notevoli in ogni caso!



Ed ora passiamo a qualche foto paesaggistica







Un particolare di una casa. La neve nel prato arriva sino al tetto



Altri paesaggi







Il prato più bello che abbia mai visto



Un tuffo in tre metri di neve



Un altro paesaggio da cartolina



Una foto che esprime tutta la felicità del momento



Ed infine una panoramica da Coi.



E' tempo di scendere ma, prima di ritornare a casa, facciamo a tempo ad andare a gustarci il tramonto al Passo Staulanza. Un passo incastrato fra Pelmo e monte Crot ad un altezza di 1756 metri, in ombra per gran parte dell'inverno.
Il monte Crot



Il Pelmo dal passo



Accumuli di 5 metri al passo



Il rifugio semisommerso



Arriva il tramonto e le montagne iniziano a tingersi di rosso







Ed infine, tre scatti del Pelmo da angolazioni diverse











Nella strada del ritorno, ci fermiamo un attimo in centro a Mareson per scattare una foto ad un giardino in ombra che già ad inizio gennaio aveva buoni 3 metri di neve sopra. Ora i metri sono diventati 5! Mi scuso per la qualità della foto ma è stata fatta molto di fretta.
Inizio gennaio



Ora



Prima di concludere volevo ringraziare uno ad uno i componenti di questo fantastico gruppo di nivofili con il quale ho condiviso questa storica giornata! Partiamo da Michele che ci ha condotto fin qui con il suo potente mezzo!




La mia cara sorellina Elisa che anche questa volta mi ha accompagnato nelle mie pazzie nivofile



Alberto, un grandissimo nivofilo come me, al quale ho fregato anche alcune foto per fare questo reportage.



Ed infine la mia inseparabile compagna d'avventure: Enrica! La quale stava tentando di portarsi a casa un mucchio di neve grande come una casa!



Questo sarà un inverno che ricorderemo a lungo, con tempi di ritorno trentennali! Anche se abbiamo ancora 2 mesi per farlo diventare l'inverno del secolo!


Vai alla prima parte


Luca Stevanato

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